domenica 22 aprile 2012

Importanza della valutazione biomeccanica e posturale nel calciatore

Il calcio è certamente lo sport più diffuso e praticato fin dall'età evolutiva. Dare un calcio ad un pallone è il gesto atletico più amato da tutti gli appassionati di questo sport. Però come tutte le attività che richiedono una partecipazione asimmetrica dei segmenti corporei,anche il calcio è causa di squilibri muscolari e posturali che, nel tempo, possono provocare vere e proprie algie a carico di articolazioni, tendini e muscoli e limitare la prestazione dell'atleta stesso. In questo ambito si inserisce l'osteopatia mediante la valutazione funzionale biomeccanica e posturale, per individuare i distretti corporei sottoposti a maggiore stress e riequilibrarli. La presenza di un osteopata o di un esperto di movimento umano sarà quindi di grande aiuto allo sportivo che, in collaborazione con lo staff medico, potrà meglio gestire e ripristinare le sue capacità. Il ruolo di una tale figura professionale sarà principalmente teso a: 1 - Ricercare gli squilibri che possono sfociare in sofferenze e/o patologie(tendiniti, problemi muscolari, disturbi organici etc..)
 2 - Trattare tali squilibri con tecniche manuali per riportare un equilibrio nell'organismo.
Nel gioco del calcio le alterazioni nascono dall'asimmetria del gesto: Ognuno ha un piede "dominante" col quale calcia e di conseguenza uno di "appoggio" che dovrà sopportare i carichi maggiori. In questo schema, nel momento in cui il giocatore va a calciare, si crea un movimento opposto delle ali iliache che porta come conseguenza una dismetria a livello della sinfisi pubica e una torsione sacrale sui suoi assi obliqui. Naturalmente il tronco segue il movimento con una flessione in avanti e una contro rotazione per partecipazione dei muscoli obliqui dell'addome(fig.).







Da ciò si può facilmente comprendere come questi gesti, ripetuti più volte nel corso di un singolo allenamento o partita, più volte nell'arco della settimana, del mese e dell'anno, possano creare delle fissazioni di schemi posturali alterati e nel tempo dare luogo a vere e proprie patologie muscolo scheletriche e articolari. Perciò è fondamentale che l'atleta agonista o professionista sia seguito regolarmente sotto il profilo osteopatico e posturale, per effettuare dei controlli mirati dei diversi segmenti sollecitati dal gesto tecnico. In tal senso è possibile intervenire prima dell'instaurarsi di patologie croniche come pubalgie, tendiniti, lombalgie, torcicollo etc.. Personalmente ritengo essenziale effettuare le suddette valutazioni soprattutto nel periodo di OFF-SEASON, in cui si ha il tempo di studiare le qualità dei gesti del calciatore e di programmare, in equipe con il preparatore atletico, dei protocolli di lavoro su misura e delle linee guida da utilizzare per tutta la stagione.

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