mercoledì 23 maggio 2012

Occlusione e postura: Esiste una relazione?

Il termine occlusione rappresenta il punto di partenza e di arrivo del movimento mandibolare ed evoca una nozione di chiusura. L'occlusodonzia è una branca dell'odontostomatologia che mira a ristabilire una buona funzionalità di tutte le componenti dell'apparato masticatorio e una buona occlusione dentale, che è una funzione riflessa asintomatica dei muscoli che muovono la mascella e la mandibola. Da ciò risulta evidente l'importanza della presa in carico di questo problema mediante la collaborazione tra un osteopata o un posturologo ed uno gnatologo.
Vediamo meglio perchè.
L'osteopatia, cosi come ogni disciplina rieducativa posturale globale, tiene conto e interviene sulla postura, andando a correggerla e migliorarla, tramite l'intervento sulle catene muscolari e fasciali. Infatti qualsiasi perturbazione del sistema posturale può modificare i contatti dentali e procurare alla lunga una disfunzione sull'articolazione temporo-mandibolare.
Analogamente l'ATM e i problemi a carico dell'apparato masticatorio possono avere delle ripercussioni sul sistema tonico posturale, portando un dolore o un problema anche in un distretto corporeo lontano, per via dell'interazione delle suddette catene.



Cio che si vede nella pratica quotidiana è che sempre più spesso si presentano pazienti,tra cui anche sportivi,  che soffrono di problemi di occlusione che causano dolori, click, blocchi etc.. Le cause sono numerose e in primo luogo troviamo lo stress; attraverso il bruxismo si imprimono all'articolazione delle importanti forze di compressione che sono all'origine delle disfunzioni. Un'altra causa è data dalle conseguenze post chirurgiche legate all'estrazione dei denti del giudizio e infine ci sono i trami diretti e indiretti ( colpo di frusta cervicale per esempio).
Ricordiamo che l'ATM è l'articolaziome più sollecitata del corpo intervenendo in tantissime attività (parlare, masticare, deglutire etc), perciò è fondamentale che mantenga una buona mobilità. Non sempre l'intervento del terapista può essere d'aiuto, ma un buon lavoro in sinergia con lo specialista, potrà stabilire le priorità di intervento laddove si tratti di una disfuzione reversibile o no. Solo dopo questa duplice visione l'osteopata potrà prendere in carico i casi che gli competono e intervenire sul ripristino della mobilità articolare, realizzando delle tecniche di detensionamento dei muscoli temporali, masseteri, pterigoidei, sottoioidei etc e altre tecniche di decoattazione articolare.

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